Intervista su AD Italia per VIVA, dove sono stati analizzati i valori, la filosofia e i prodotti.
Qual è la vostra porta di maggior successo?
Più che parlare delle differenze tra un modello e l'altro del nostro catalogo, credo sia interessante mettere in luce le peculiarità che contraddistinguono ognuna delle nostre porte. Basti pensare al concetto di spessore dell’anta, tutti i modelli hanno un’anta di spessore 58 mm, ovvero il 40% in più rispetto alle comuni porte in commercio. Questo garantisce maggior robustezza, qualità trasmessa al cliente e unicità. Inoltre ci sono altre caratteristiche e dettagli che distinguono la qualità delle porte Viva per differenziare ulteriormente il prodotto. Il concetto di unicità è quindi indispensabile nella ricerca e sviluppo aziendale ed è costantemente presente anche nei modelli che stiamo sviluppando. Le novità che presenteremo nel 2016 vedono la personalizzazione e l’innovazione come protagonisti, per soddisfare esigenze estetiche e tecniche richieste dal mondo dell’architettura.
Quanto sono importanti l'innovazione e l'artigianalità nei vostri prodotti?
Per essere presenti nel mercato, nazionale e soprattutto internazionale, oggi è importante offrire un prodotto che sia unico, distintivo e che permetta all’utente di percepirne l’elevata qualità. Questo è possibile solo con processi produttivi che non siano puramente industriali ma che possano conciliare una componente artigianale, quella che crea i dettagli che caratterizzano le porte Viva. Ogni singolo elemento di una porta deve soddisfare due requisiti fondamentali, l’estetica e la prestazione tecnica. Questi due elementi sono conciliabili unicamente grazie al connubio tra innovazione e artigianalità, che permettono di realizzare soluzioni di eccellenza.
Dove vengono prodotte le vostre porte?
Viva produce porte rigorosamente 100% Made in Italy. Questo concetto include l’eleganza, il design, la qualità e le caratteristiche che permettono di essere presenti nei mercati globali, dove l’unicità del prodotto è un elemento imprescindibile. Il distretto della Brianza, dove Viva ha la propria sede, vanta una tradizione secolare nel mondo dell’arredo e di eccellenza produttiva. Vivere costantemente in relazione con innovazione, qualità e maestria artigiana permette di creare prodotti davvero distintivi.
Quali sono i mercati di maggiore interesse?
In Italia è molto importante il ruolo svolto dai partner distributivi presenti sul territorio, mentre i mercati globali sono interconnessi tra loro e bisogna operare in modo differente. Il mercato estero oggi non si può suddividere più per nazioni ma deve essere analizzato nel suo complesso per poter essere presenti adeguatamente. Mi riferisco per esempio a grandi progetti residenziali che possono essere realizzati in Estremo Oriente, dove l’investitore è un fondo immobiliare americano, il progettista ha lo studio in Europa e il costruttore è asiatico. Con queste condizioni è fondamentale avere una struttura aziendale che possa interfacciarsi con questi attori e una produzione che sia il più possibile orientata verso la personalizzazione, la velocità di realizzazione di soluzioni dedicate e di soddisfacimento della qualità richiesta.